Addio ad Andrea de Adamich: la scomparsa di un’icona tra Formula 1 e TV
Andrea de Adamich, ex pilota di Formula 1 e storico volto televisivo dei motori, è morto a 84 anni. La sua carriera tra corse automobilistiche, Alfa Romeo e giornalismo sportivo ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’automobilismo e della comunicazione sportiva italiana.
La notizia della morte di Andrea de Adamich, avvenuta il 5 novembre 2025 a Milano all’età di 84 anni, ha scosso profondamente il mondo dei motori e della televisione italiana. Nato a Trieste il 3 ottobre 1941, de Adamich è stato uno dei più noti piloti italiani degli anni Sessanta e Settanta, protagonista in Formula 1 e nelle gare di durata, oltre che volto storico delle trasmissioni televisive dedicate all’automobilismo.
La carriera da pilota: tra Formula 1, Alfa Romeo e gare di durata
Andrea de Adamich ha iniziato la sua carriera agonistica alla fine degli anni Cinquanta, mettendosi subito in luce come uno dei giovani talenti più promettenti dell’automobilismo italiano. Il suo legame con Alfa Romeo lo ha portato a conquistare due titoli nel Campionato Europeo Turismo (1966 e 1967) alla guida della celebre Giulia GTA, contribuendo ad accrescere la reputazione sportiva del marchio milanese.
Il salto in Formula 1 è arrivato negli anni Settanta, quando de Adamich ha corso per scuderie di prestigio come Ferrari, McLaren, March, Surtees e Brabham-Alfa Romeo. In totale ha disputato 30 Gran Premi nel massimo campionato automobilistico, distinguendosi come pilota affidabile e tecnico, molto apprezzato per le sue competenze nello sviluppo e collaudo delle vetture.
Oltre alla Formula 1, de Adamich ha partecipato a importanti gare di durata come la Targa Florio, la 24 Ore di Le Mans e la 1000 km di Monza, guidando prevalentemente per Alfa Romeo e Ferrari. La sua carriera agonistica si è conclusa nel 1973 a seguito di un grave incidente a Silverstone, evento che ha segnato la fine della sua attività in pista ma non il suo legame con il mondo delle corse.
Dal volante al microfono: una nuova vita nella televisione sportiva
Dopo il ritiro dalle competizioni, Andrea de Adamich si è reinventato come giornalista sportivo e commentatore televisivo. Il suo volto e la sua voce sono diventati familiari al grande pubblico grazie a programmi storici come Grand Prix e Fuori Giri, trasmissioni che hanno contribuito a diffondere la cultura dei motori in Italia.
Negli anni Novanta, con le reti Mediaset detentrici dei diritti di trasmissione della Formula 1, de Adamich si è imposto come punto di riferimento per gli appassionati, grazie alla sua competenza, passione e capacità di raccontare il mondo delle corse con chiarezza e coinvolgimento.
Non solo TV: de Adamich ha anche prestato la voce a numerosi videogiochi ufficiali della Formula 1 dal 1997 al 2006, confermando la sua versatilità e il suo ruolo centrale nella divulgazione della cultura automobilistica.
Un’eredità tra sicurezza stradale e formazione
Oltre ai successi sportivi e televisivi, Andrea de Adamich ha lasciato un’impronta significativa nel campo della sicurezza stradale. Nel 1991 ha fondato il Centro Internazionale Guida Sicura a Varano, struttura d’eccellenza dedicata all’educazione e alla formazione di piloti e automobilisti, con l’obiettivo di promuovere una guida consapevole e sicura. Questo centro è diventato un punto di riferimento per la formazione automobilistica in Italia e ha contribuito alla diffusione di una nuova cultura della sicurezza su strada.
Il suo impegno è stato riconosciuto anche a livello istituzionale: nel 2022 è stato nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, uno dei massimi riconoscimenti del Paese.
Il ricordo di un protagonista dei motori e della comunicazione
La scomparsa di Andrea de Adamich lascia un grande vuoto nel panorama delle corse automobilistiche e della televisione sportiva italiana. Figura poliedrica, capace di eccellere sia in pista sia dietro il microfono, ha saputo trasmettere la passione per i motori a intere generazioni, contribuendo a raccontare la storia della Formula 1 e delle corse italiane in modo unico e inconfondibile.
Padre di tre figli, negli ultimi anni si era dedicato soprattutto alla famiglia e alle attività legate alla formazione automobilistica, rimanendo sempre un punto di riferimento per chiunque volesse avvicinarsi al mondo delle auto sportive e della guida sicura.
© Iconameteo.it - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Iconameteo.it) e il link al contenuto originale